Stop ai bus navetta che portano al rifugio Gardeccia nella valle del Vajolet!

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Alcuni giorni fa è uscita la notizia che il comune di San Giovanni di Fassa non acconsentirà ai pulmini bus navetta di salire al rifugio Gardeccia per l'anno 2019 costringendo gli escursionisti a salire con gli impianti di risalita.


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Il risultato del sondaggio, com'era prevedibile è stato per la maggior parte contrario alla chiusura della strada con ben 1593 voti contrari e 476 voti favorevoli.
Inevitabilmente sono nati dubbi e polemiche, dati anche dal volume di escursionisti che usufruiva di questo servizio, ma il comune dice che, per non creare danno alla società di servizio taxi, di chiudere la strada della val Monzoni e creare un servizio navetta su quella strada in modo da compensare la chiusura dell'altra. Però forse ad essere i più danneggiati sono gli escursionisti e i rifugi della valle del Vajolet per i seguenti motivi. In primis se si deve arrivare al rifugio Gardeccia dall'impianti di risalita bisogna aggiungere 40-50 minuti di tempo a piedi. Secondo se si vuole fare una lunga escursione in giornata ai vari rifugi come il Principe, il Re Alberto o il rifugio Antermoia, bisogna considerare che per raggiungerli bisogna aggiungere più tempo sia di andata che di ritorno senza tener conto che i pulmini avevano un orario più flessibile delle funivie consento il servizio un ora in più rispetto alla chiusura degli impianti di risalita. Infine il biglietto della funivia è più caro rispetto al servizio taxi.
Un'altra polemica infatti che nasce è data dal fatto che molti sostengono che a guadagnarci sia la società che gestisce gli impianti di risalita. Buona parte degli escursionisti sarà costretta a usare gli impianti che costano quasi il doppio rispetto al servizio su gomma ritrovandosi così nelle casse un buon volume d'affari se si stima che salivano alla Gardeccia sui 30mila escursionisti a stagione e che il biglietto della funivia costa 17 euro contro i 10 dei bus navetta tra andata e ritorno. 
Molti di quelli favorevoli sostengono che sia giusto in modo da rispettare l'ambiente e rendendo la montagna vera montagna e non un parco giochi che viene sfigurata dall'uomo, ma a questo punto non sarebbe meglio togliere la funivia che reca sicuramente più danni alla natura? 
Infine il comune sembra dare la motivazione che la strada non è in buone condizioni e che non sia sicura considerando anche che nel 2018 la strada è strada chiusa ben 3 volte per frane e smottamenti. 
Comunque i più danneggiati sicuramente saranno gli escursionisti, se ad esempio l'escursione al rifugio Antermoia si riusciva a fare in giornata anche per un escursionista medio prendendo i pulmini, ora aggiungendo 2 ore di escursione tra andata e ritorno e con gli orari più ristretti della funivia, per questo giro è concesso unicamente a chi è ben allenato o se no bisogna pernottare ad un rifugio. Inoltre è probabile che molte persone cambieranno zona, salendo magari all'Antermoia dalla Val Udai o di Dona e non percorrendo la val del Vajolet.
Sicuramente questa è una notizia che mescola le carte in val di Fassa, Voi cosa ne pensate?


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Commenti

  1. Io non posso salire sulla funivia mi viene il capogiro e quindi lasciate il pulmino altrimenti non potrò più andare ai rifugi.

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  2. La val udai in condizioni di umido è davvero brutta e non credo sia indicata per tutti. Togliere il servizio di navetta al Gardeccia è proprio una brutta trovata... ma in Val di Fassa ne stanno facendo ultimamente!! Io è anni che ci vado ma tutte queste forzature mi porteranno a cambiare zona. Con il passo sella chiuso abbiamo provato il servizio bus (1 all'ora) e per una bottiglia di acqua da mezzo litro al bar del passo mi hanno chiesto 2.5euro...solo perche ho una bimba piccola e non potevo andarmene con la mia macchina altrimenti sarei telato a gambe levate

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  3. Pienamente d'accordo. La montagna deve tornare quello che era una volta. Se c'è tanta gente che si lamenta, ci sarà proprio quel numero di gente in meno in questo posto così stupendo. Il posto sicuramente non perderà, anzi, tuti quelli che ci andranno dopo la chiusura della strada potranno godersi un ambiente molto più bello. E per quanto riguarda i tempi più lunghi per arrivare ai rifugi... ci sono altri dove ci vogliono anche ore e ore...
    Poi non so, se ci vogliono veramente 30.000 persone al Gardecia...?

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  4. Concordo con i molti commenti negativi letti in rete: ultimamente la "Val di Fassa" sta facendo molto per inimicarsi il turismo. Quest'anno pensavo di tornare a fare il giro del Catinaccio , ma dopo questa "bella trovata" mi trovo un altro percorso in una Valle più "amica"

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  5. Per me che frequento questa vallata da più di 30 anni e esperto di montagna così dicono,ogni anno trovo una novità negativa,credo sia giunto il momento di dedicare il mio tempo e il mio denaro ad altre valli del comprensorio più amiche dei turisti.
    Per quanto riguarda i favorevoli vorrà dire che in montagna rimarranno solo loro poi si lamenteranno perché il turismo ha scelto altre mete,l'avete voluto voi,provate a parlare con i rifugisti poi mi saprete dire.....continuate così e farete la fine di altre vallate che ora piangono il turismo....che illusi

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  6. Ricordo quella strada quando si saliva con l'automobile, poi l'hanno chiusa giustamente e consentito il traffico con pulmini navetta. Ora tolgono anche questo. Forse è un pò troppo. Tutelare l'ambiente significa anche limitare la proliferazione degli impianti di risalita e evitare di costruire troppe case. Dal 1983, da quando frequesto la la valle , l'ho vista riempirsi di cemento e questo ne stà danneggiano gravemente l'immagine. Ma forse i valligiani (per interesse economico) non ci sentono da quest'orecchio. Lo capiranno in futuro non lontano.

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  7. Ho appreso con rammarico la notizia della soppressione del servizio navetta per Gardeccia premetto che è fin dal1963 che frequento stagionalmente la Val Di Fassa estiva e saltuariamente invernale, chi legge si ricorderà del ponte Bailey di Soraga con le traversine in legno , ho visto negli anni le trasformazioni di tutto un po', purtroppo sono 5 anni che ho problemi di mobilità e non posso più permettermi scarpinate di un tempo ,per spostarmi nei punti Val Monzoni, Val Gardeccia e altre usufruivo dei bus navetta molto comodi e condotti da personale validissimo penso che obbligare all'uso degli impianti a fune sia controproducente, purtroppo la Val Di Fassa è unica ma alla lunga questi continui divieti non faranno altro che ridurre il turismo estivo, molti penseranno di cambiare luogo di vacanza, capisco anche il problema inquinamento ma con mezzi adeguati automezzi elettrici o Euro 6 si potrebbero accontentare tutti anche gli operatori del settore.

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