Rifugio Biella: escursione ad anello per i rifugi Sennes e Fodara Vedla
L'escursione ai rifugi Biella, Sennes e Fodara Vedla è uno dei trekking più belli all'interno del parco Fanes Sennes Braies. Sentiero di facile progressione, rimane comunque una camminata lunga ed impegnativa tra le Dolomiti di Alta Badia, San Vigilio di Marebbe e Cortina.
Partenza: Rifugio
Pederü 1548 mt. San Vigilio di MarebbeTipologia: anelloDislivello: 1000 D+ Lunghezza: 18 kmQuota massima: Rifugio Biella 2327
mtTempi: 6 ore senza pauseSegnaletica: buonaDifficoltà: difficilePunti d’appoggio: Rifugio Pederü 1548 mt, rifugio
Sennes 2116 mt, rifugio Biella 2327 mt, rifugio Fodara Vedla 1966 mt.Cime percorse: nessunaSegnavia: 7
– 7A – 6A – 26 Gruppo: Dolomiti di Fanes Sennes BraiesCartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 31, Dolomiti diBraies - MarebbePeriodo consigliato: estateAdatto ai cani: siPresenza d’acqua: Fontanella al rifugio Fodara VedlaCosa vedere: Croda
del Becco e il lago Gran de FosesINTRODUZIONE:
Raggiungere il rifugio Biella, Sennes e
Fodara Vedla è una delle escursioni più belle delle Dolomiti all’interno del parco Fanes Sennes Braies, da San Vigilio di Marebbe.
In particolare, questa escursione ad anello
che porta al rifugio Biella alla Croda del Becco, è particolarmente
interessante in quanto che, oltre a vedere i rifugi Sennes e Fodara Vedla, si
passa anche per lo splendido laghetto Gran de Foses, dove si specchia la Croda
Rossa d’Ampezzo. Quest’escursione è, senz’ombra di dubbio, un trekking
impegnativo. Nonostante sia completamente privo di esposizione e i sentieri
siano principalmente carrarecce e strade forestali, si affrontano a piedi ben
18 km scalando 1000 mt di dislivello positivo. Il tutto però viene di gran lunga
ripagato dallo splendido ambiente circostante, formato da guglie e lastricati
dolomitici. La cima principale da ammirare lungo questo percorso è la Croda del
Becco, famosa perché si specchia sul Lago di Braies. La sua verticale parete
sud sembra proprio un rasoio che emana luccichii rosei formati dalla Dolomia.
Anche la Croda Rossa d’Ampezzo è possibile ammirarne la sua imponenza in questa
escursione. Al lago Gran de Foses è forse il punto più interessante dell’escursione.
Immensi prati verdi popolati da un infinito numero di marmotte fischiettanti,
sentieri poco frequentati, in quanto la maggior parte non fa questa variante, e
guglie dolomitiche rendono questo tratto davvero magico. Qui però bisogna fare
leggera attenzione all’orientamento. Il sentiero è ben segnato, però si cammina
dentro ad una pietraia su prato poco battuta, che potrebbe far portare fuori
sentiero. Oltre a questo tratto, ovviamente si passa per tre splendidi rifugi.
Il primo, il rifugio Sennes, è un grandissimo casone in una splendida conca
verde, con la Muntjella de Sennes in lontananza. Il rifugio Biella, tra la
pietraia della Croda del Becco, si trova proprio alla sua base, dove da qui
parte anche l’ascensione alla sua cima. E il rifugio Fodara Vedla, un
bellissimo villaggetto che ricorda tempi passati.
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L’ESCURSIONE IN DETTAGLIO AL RIFUGIO BIELLA:
Per
raggiungere il rifugio Biella e fare questa escursione, si parte dal rifugio
Pederü, in fondo alla val
di Rudo. Per raggiungerlo si arriva in auto da San Vigilio di Marebbe per
strada con pedaggio (14 euro 2022) o si possono prendere i bus che passano per
San Vigilio di Marebbe (gratis con Trentino Guest Card). Raggiunto il rifugio Pederü si prende la vecchia strada militare
costruita dall’esercito nel secondo dopoguerra, segnavia 7. Superata una serie
infinita di tornati, è anche finito il tratto più ripido dell’intero itinerario.
Si giunge ora ad un bivio e, svoltando a sinistra per il sentiero 7A, si seguono
le indicazioni per il rifugio Sennes. Si procede ora con pendenza meno elevata
e si incrociano varie volte alcune strade forestali del parco Fanes Sennes
Braies. Si seguono sempre le indicazioni per il rifugio Sennes e dopo 1.5 ore
dalla partenza si raggiunge il rifugio in uno splendido pianoro verde. Ora si
trovano anche le indicazioni per il rifugio Biella, e si prende il sentiero
dietro al rifugio. Dopo pochi metri si devia a destra per il sentiero 6A che,
dopo un primo ripido tratto, porta ad un sentiero che procede per cenge erbose
in falsopiano. Si procede ora in questo ovattato sentiero, che sembra distante
dal mondo, per poi finire nella carrareccia che porta al rifugio Biella. Da qui
si intravede anche il rifugio. Dopo circa due ore e mezza di cammino lo si
raggiunge a 2327 mt. Dal rifugio Biella si seguono le indicazioni per il lago
Gran de Foses, e procedendo in mezzo a pietraie e prati erbosi lo si raggiunge
perdendo abbastanza di quota. Al lago si trova anche malga Fosses, dove si devia
a destra per tornare alla forestale percorsa in precedenza. Questo tratto è
nuovamente in salita e bisogna stare attenti all’orientamento. Giunti nuovamente
alla strada forestale si continua in discesa verso il rifugio Sennes, ma prima
di raggiungerlo, si devia a sinistra seguendo le indicazioni per il rifugio
Fodara Vedla. Dopo un lungo tratto tra i pini mughi lo si raggiunge a 1966 mt. Da
qui si continua lungo il sentiero per poi riprendere la strada militare che
riconduce al rifugio Pederü,
terminando così l’escursione.
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