Col dei Bos per la ferrata Truppe Alpine e gallerie del Lagazuoi: escursione ad anello.
Escursione ad anello che porta alla cima del Col dei Bos nelle Dolomiti di Cortina. Si parte da Passo Falzarego, si raggiunge la cima del Col dei Bos per la ferrata Truppe Alpine per poi proseguire verso il Lagazuoi. Si scende per le famose gallerie del Lagazuoi.
Partenza: Ristorante
Strobel 2050 mt, passo FalzaregoTipologia: anelloDislivello: 800 D+Lunghezza: 8.5 kmQuota massima: Rifugio Lagazuoi
2752 mtTempi: 5 ore per l’anelloSegnaletica: ottimaDifficoltà: difficile – necessita di kit da ferrataPunti d’appoggio: Rifugio Lagazuoi 2752 mtCime percorse: Col dei Bos 2559 mtSegnavia: Ferrata
Truppe Alpine – 401 – gallerie Lagazuoi – 402 Gruppo: Dolomiti d’AmpezzoCartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 03, Cortina d’Ampezzo e Dolomiti AmpezzanePeriodo consigliato: estateAdatto ai cani: noPresenza d’acqua: noCosa vedere: gallerie
e trincee della Grande guerra (serve torcia e caschetto per le gallerie)
INTRODUZIONE:
La ferrata Truppe Alpine al Col dei Bos e
la discesa per le gallerie del Lagazuoi è un’escursione fantastica da fare tra
le Dolomiti di Cortina d’Ampezzo. Arrampicare tra la roccia delle Dolomiti
immersi nel contesto della Grande guerra rende questo trekking davvero completo.
Raggiungere la cima del Col dei Bos per la
ferrata Truppe Alpine non è facile. Anche le gallerie del Lagazuoi bisogna
affrontarle con la giusta preparazione. Il dislivello di 800 mt e la lunghezza
dell’intero percorso di 8.5 km fanno sembrare questa escursione non
particolarmente lunga e difficile ma, percorrendo la ferrata, è un’escursione
impegnativa. La ferrata Truppe Alpine al Col dei Bos viene classificata
moderatamente difficile, specie il primo tratto difficile. Essendo il primo
tratto il più impegnativo può far capire fin da subito se si è in grado oppure
no di affrontare questa ferrata. La ferrata Truppe Alpine è una ferrata
recente, ben ferrata e molto divertente da arrampicare. Presenta alcuni
passaggi non banali e non è particolarmente lunga, 300 mt di dislivello per la
sola ferrata. 450 mt alla cima del Col dei Bos considerando l’avvicinamento.
Dalla vetta del Col dei Bos il panorama che si ammira è davvero fantastico. Si
ha in primo piano la Tofana di Rozes, talmente vicina che sembra di toccarla. Inoltre,
la vista sulle dolomiti Ampezzane è davvero unica, circondati da un castello di
torri Dolomitiche. Anche dal punto di vista storico questa zona è interessante.
Il Col dei Bos, infatti, era un avamposto italiano durante la Prima guerra
mondiale. Il punto di partenza della ferrata avviene proprio nei baraccamenti
italiani durante il conflitto e si possono vedere ancora le caserme e gli
edifici dove alloggiavano i soldati, protetti fuoco nemico situato a passo
Valparola, sul Lagazuoi e in val Travenanzes. Anche attorno alla cima del Col
dei Bos sono presenti innumerevoli trincee e gallerie risalenti alla Prima
guerra mondiale. La seconda parte dell’itinerario, e cioè quella delle Gallerie
del Lagazuoi è altrettanto, se non di più, interessante dal punto di vista
storico. Le gallerie del Lagazuoi sono un’intricata serie di cunicoli scavati
nel Piccolo Lagazuoi durante il conflitto mondiale. Lo scopo era quello di
creare camere di mina e contromina per far saltare la montagna sopra
l’avversario. Apice di questa escursione è sicuramente la Cengia Martini. Un
“villaggio” militare costruita su una cengia di montagna dove viveva un reparto
militare italiano. Veramente incredibile da visitare. Sul Lagazuoi gli
austriaci si trovano sopra, salendo per il famoso sentiero dei Kaiserjager da
passo Valparola. La cengia Martini è una cengia che si trova più o meno a metà
via della montagna e che la attraversava. Questa cengia che correva verso il
Valparola consentiva agli italiani di attaccare gli austriaci sul passo e sul
vicino Sass de Stria rimanendo sempre protetti. Gli austriaci provarono più
volte a eliminare la cengia, calandosi dall’alto, lanciando bombe e costruendo
camere di scoppio per farla saltare, ma non riuscirono mai a togliere di mezzo
gli italiani dalla cengia. Allo stesso tempo gli italiani scavano la montagna
per raggiungere il Lagazuoi e conquistarlo. Quest’area è veramente uno dei
luoghi più interessanti della grande guerra. Per visitare le gallerie del
Lagazuoi è necessario munirsi di torcia in quanto si districano dentro la
montagna per oltre un km, con solamente qualche finestra di vedetta, o
postazione, ogni tanto. Una bellissima escursione a Cortina.
L’ESCURSIONE IN DETTAGLIO AL COL DEI BOS:
Per
raggiungere Col dei Bos per la ferrata Truppe alpine bisogna arrivare a passo Falzarego. Se si sale da Cortina, subito prima del passo è presente il
ristorante Strobel dov’è presente un ampio parcheggio dove poter lasciare
l’auto. Da qui si seguono le indicazioni per la ferrata Truppe Alpine che si
trovano a lato del ristorante. Il sentiero di avvicinamento alla ferrata inizia
fin da subito a salire ripidamente e, in poco tempo, si raggiunge la strada
militare soprastante del passo Falzarego. Da qui si seguono sempre le indicazioni
e, proseguendo in piano, si raggiungono i resti delle baracche militari
italiane. Proprio più su di esse inizia la ferrata. A venti minuti dalla
partenza si arriva alla base della ferrata e, imbragati con kit da ferrata,
imbrago e caschetto, si inizia a scalare la parete del Col dei Bos. I primi
10/15 metri di salita sono i più impegnativi. Si scala una parete bella
verticale che fa subito vedere di che pasta è fatta la ferrata. Superato questo
tratto il sentiero risulta più semplice, salendo sempre verticalmente con più
appigli e di conseguenza più facilmente arrampicabile. A 2/3 circa del percorso
è presente un altro tratto impegnativo, accompagnato da un traverso molto
esposto. Giunti quasi alla fine della ferrata è presente, infine, un ultimo
tratto bello verticale che scala la parete finale del Col dei Bos. Usciti dalla
ferrata dopo due ore dall’attacco, per comodo sentiero si raggiunge la cima del
Col dei Bos a 2559 mt. Dopo aver goduto del panorama strepitoso si scende verso
nord e, tramite sentiero non cai, si raggiunge il sentiero 401. Da qui si
svolta a sinistra per raggiungere forcella Travenanzes a 2507 mt. Da qui,
volendo è possibile evitare la salita al Lagazuoi scendendo direttamente a
passo Falzarego. Dalla Forcella Travenanzes si prosegue invece per sentiero 401
e in salita si raggiunge forcella Lagazuoi a 2573 mt. Qui si è alla base del
Piccolo Lagazuoi e per ripido sentiero a zig-zag si guadagna la sua cima dov’è
presente anche il rifugio Lagazuoi a 2752 mt, raggiungibile anche da funivia da
passo Falzarego. Subito di fianco l’arrivo della funivia sono presenti le
indicazioni per il sentiero delle Gallerie del Lagazuoi. Preso il sentiero si
inizia a scendere per una cengia leggermente esposta e protetta con cordino
metallico che porta all’ingresso della galleria. Qui entrati dalla grande porta
inizia il lunghissimo sentiero che scende a passo Falzarego dentro il Piccolo
Lagazuoi. In questo tratto bisogna fare particolare attenzione in quanto è buio
e il sentiero è formato da alti gradoni scivolosi e bagnati, causati
dall’umidità della galleria. Tutto il percorso è protetto da cordino metallico
che aiuta la progressione. Lungo il percorso sono presenti delle brevi
deviazioni che portano a varie postazioni, baraccamenti interni alla galleria e
alle camere di scoppio delle mine. Verso la fine della galleria è presente la
deviazione che porta anche alla cengia Martini. Qui il sentiero che porta alla
cengia è abbastanza esposto, da fare particolare attenzione. Visitata la cengia
si torna in galleria e percorso l’ultimo tratto si raggiunge il sentiero 402
che scende a passo Falzarego dalla forcella Lagazuoi. Qui, infine, si rientra
al ristorante Strobel per comodo sentiero.
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VARIANTI:
Se si
vuole fare quest’escursione ad anello senza però affrontare la ferrata Truppe
Alpine è possibile raggiungere la cima del Col dei Bos per sentiero normale proseguendo
la strada militare che porta a Forcella Col dei Bos e successivamente alla cima
del Col dei Bos.
Se si
vuole invece visitare unicamente le gallerie del Lagazuoi è possibile farlo
salendo con la funivia e scendendo direttamente per le gallerie.
FOTO:
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Gps 3d dell'escursione. |
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Gps dell'escursione, i colori indicano l'altimetria. |
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profilo altimetrico |
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parcheggio al ristorante Strobel |
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indicazioni dalla vecchia strada militare. |
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la vecchia strada militare. |
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baraccamenti italiani. |
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Il Col dei Bos |
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alcuni resti delle caserme italiane. |
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inizio della ferrata. |
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inizio della ferrata. |
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inizio della ferrata. |
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inizio della ferrata. |
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Le torri di Falzarego. |
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alcuni passaggi della ferrata. |
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traverso esposto. |
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si continua a salire. |
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si continua a salire. |
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si continua a salire. |
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parete finale prima della cima. |
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vista su Passo Falzarego. |
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dalla croce di vetta del Col dei Bos. |
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La Tofana di Rozes e la val Travenanzes. |
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scendiamo verso forcella Travenanzes. |
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Il Col dei Bos visto da dietro. |
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alla forcella Travenanzes. |
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ultima salita al Lagazuoi. |
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l'arrivo della funivia con il sentiero che scende per le gallerie. |
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indicazioni per le gallerie. |
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indicazioni per le gallerie. |
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tratto in cengia. |
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Se si vuole è sempre presente il cordino. |
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ingresso in galleria. |
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dentro le gallerie. |
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dentro le gallerie. |
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la cengia Martini. |
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la cengia Martini. |
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la cengia Martini. |
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la cengia Martini. |
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lavatoio nella cengia Martini. |
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il sentiero per la cengia. |
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scendiamo al Falzarego. |
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