Gite fuori porta Veneto: 25 da fare

 Gite fuori porta Veneto: 25 da fare

Il Veneto è una regione che offre moltissimo dal punto di vista turistico. In giornata, sono numerose le gite fuori porta da fare in Veneto. Tra mare, montagne e colline, in questa regione c'è veramente l'imbarazzo della scelta.


In Veneto, tra Dolomiti e Prealpi, ci sono davvero moltissimi zone per fare una gita fuori porta: territorio ricco di panorami mozzafiato che regalano grandi emozioni. In giornata, infatti, è possibile fare facili passeggiate e percorsi più impegnativi. I sentieri che si districano nel territorio del Veneto sono davvero numerosi. 
Ecco quindi 25 idee per una gita fuori porta da fare in Veneto, divise per zona, Dolomiti e Prealpi, di difficoltà, facili, medie e difficili:

Scopri tutte le gite fuori porta da fare in Veneto divise per zona!

Dolomiti

Uno dei luoghi appena pensiamo ad una gita fuori porta in Veneto sono sicuramente le Dolomiti, patrimonio dell'umanità Unesco. Zona di una bellezza incredibile vediamo qui alcune passeggiate ed escursioni da fare in questo territorio unico al mondo.

1)  Le 5 Torri a Cortina


Le 5 torri sono sicuramente un simbolo di Cortina d’Ampezzo e le escursioni che portano ad esse, tra i vari punti di partenza, sono tra le escursioni a Cortina più famose e classiche della zona e di tutte le Dolomiti. Non occorre aggiungere che si è tra i posti più belli delle Dolomiti Venete con panorami straordinari che spaziano tra tutte le Dolomiti. 


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2)  Rifugio Città di Fiume in val Fiorentina


L’escursione principale che porta al rifugio Città di Fiume parte dal terzo tornante che sale al passo Staulanza, da Pescul in val Fiorentina. Sentiero tra le Dolomiti, adatto a tutti, sotto le pareti del Pelmo. Una facile escursione in val Fiorentina.
L’escursione al rifugio Città di Fiume è un classico trekking tra le Dolomiti per famiglie, privo di pericoli e con una vista strepitosa sul monte Pelmo, una delle cime più caratteristiche delle Dolomiti Bellunesi. Perfetto anche per godersi la montagna rilassandosi, immersi nei boschi e nei pascoli alpini.


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3) Rifugio Carestiato in Agordino


L'escursione al rifugio Carestiato, ad Agordo, è un facile itinerario nell'agordino da fare sia in estate che in inverno nelle Dolomiti Bellunesi. Se si vuole avvicinarsi al mondo delle escursioni con le ciaspole il rifugio Carestiato sulle Dolomiti Agordine è la meta giusta. Infatti l’escursione è abbastanza facile e il dislivello minimo rende quest’itinerario un’ottima palestra per imparare ad usarle. Anche se l’escursione è facile, il panorama che si può scrutare è di altissima qualità. 



4) Rifugio Capanna degli Alpini in Cadore


Un facile e rilassante itinerario da fare nel Cadore è raggiungere il rifugio Capanna degli Alpini, in val d’Oten, a Calalzo di Cadore. Il sentiero è facile, tra andata e ritorno sono 11 km e in un’ora e mezza lo si raggiunge. Si percorre principalmente una strada forestale, molto ampia priva di pericoli che porta al rifugio Capanna degli Alpini. 


5) il lago del Mis nel bellunese


Il Lago del Mis, i Cadini del Breton e la cascata della Soffia è una bella passeggiata da fare nelle Dolomiti Bellunesi, nei monti del Sole a Sospirolo. Il lago e la valle del Mis rientrano nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.I motivi principali per visitare questo gioiello del parco oltre al bellissimo lago sono la cascata La Soffia e gli straordinari Cadini del Brenton.


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PICCOLE Dolomiti
Le Piccole Dolomiti sono vere e proprie Dolomiti disposte interamente nel territorio Vicentino. La differenza tra le Dolomiti è unicamente data dall'altezza. Loro, infatti, sono montagne più basse che però offrono paesaggi unici e una moltitudine di camminate ed escursioni da fare.

6) Strada delle 52 Gallerie


Correva l'anno 1917 quando i lavori per la realizzazione di questa strada iniziarono. La sua realizzazione fu definita "impresa di giganti”, che nessun'altra opera eguaglia su tutta la fronte europea, miracolo di ardimento e lavoro di incomparabile grandiosità".
Nel 1915 le truppe italiane cominciarono a occupare il monte Pasubio percorrendo la strada degli Scarrubi, una mulattiera che successivamente fu trasformata in rotabile che collega il passo Xomo con le Porte del Pasubio. Quando però diede inizio la Strafexpediton gli austriaci cominciarono ad invadere queste montagne raggiungendo la dorsale di fronte alla strada degli Scarrubi. Questa strada inizialmente fu l'unica via d'accesso su questo massiccio e portare rifornimento alle truppe italiane cominciò ad essere molto problematico, in quanto prese di mira dai cannoni austriaci. Da qui nasce la necessità di trovare un’altra via per raggiungere le Porte del Pasubio. I lavori iniziarono a marzo 1917 e finirono nel dicembre dell'anno dopo. La sua lunghezza è di 6,3 km dei quali 2,3 km distribuiti in 52 gallerie. La largezza minima era di 2,2 metri in modo da permettere il passaggio di due muli da traino, la strada fu costruita quasi per intero con lavori di mina. La pendenza media è del 12%. Le gallerie durante la guerra erano tutte illuminate elettricamente. Gli austriaci erano perfettamente informati di ogni cosa ma non si preoccuparono minimamente in quanto consideravano l'opera impossibile.


7) Strada degli Eroi, salita al rifugio Papa


La Strada degli Eroi è un’escursione sulle Piccole Dolomiti, sul monte Pasubio, che dal passo Pian delle Fugazze porta al rifugio Papa, per poi proseguire fino al monte Palon e al Dente Italiano e al Dente Austriaco.
La strada degli Eroi è un’escursione sul monte Pasubio abbastanza impegnativa. Il dislivello da affrontare è quasi di 1100 mt con una lunghezza totale di 17.5 km. 



8) Anello del Sengio Alto


L’anello del Sengio Alto è un’escursione ad anello davvero piacevole da fare nelle Piccole Dolomiti, a Pian delle Fugazze, subito sopra a Valli del Pasubio. Una delle attrattive principali di quest’itinerario è il ponte Avis, ponte “tibetano” (non proprio tibetano ma a funi sospese) lungo ben 105 metri e sospeso a 30 metri d’altezza. Il ponte tibetano di valli del Pasubio è stato costruito nel 2016 in un punto dove la strada del re è franata e ne impediva il passaggio. La strada del re è la prima parte di quest’escursione, è una stradina asfaltata, oggi chiusa alle macchine, costruita dal re Vittorio Emanuele III, durante la Prima Guerra Mondiale, per collegare Pian delle Fugazze, ai piedi del Pasubio, con il passo Campogrosso dov’è ubicato anche il rifugio Campogrosso. La difficoltà dell’escursione è medio facile, la salita, di 470 metri di dislivello, è ben distribuita lungo la prima parte del percorso, e con i suoi 12 km di lunghezza l’escursione è abbastanza adatta a tutti. 


9) Sentiero dei grandi Alberi


Un bellissimo itinerario, da fare nel vicentino, è il sentiero dei grandi alberi, nelle Piccole Dolomiti, che da Recoaro Mille si giunge al rifugio Cesare Battisti. L’escursione non è da sottovalutare. Nonostante si percorrono carrarecce completamente prive di pericoli, e strade con pendenze sempre bassissime, l’itinerario completo tra andata e ritorno si sviluppa in 18 km per un dislivello di 700 mt. Bisogna considerare che il percorso è formato da diversi saliscendi da affrontare sia all’andata che al ritorno. Come da titolo dell’escursione, i protagonisti di questo tragitto sono gli alberi, alcuni molto grandi e vecchi. Quest’itinerario è particolarmente adatto da fare durante il periodo autunnale. La grande varietà di alberi nel bosco rende il foliage davvero unico e variegato. Sono presenti infatti abeti, larici, faggi, aceri e tigli e molte altre specie di piante che rendono il percorso molto entusiasmante. Il tutto è contornato dai colori caldi delle Piccole Dolomiti con il Carega in primo piano, ma con viste anche su Sengio Alto e sul Pasubio



10) Cima Carega


A cavallo tra le tre tre provincie di Trento, Verona e Vicenza è situato un gruppo montuoso chiamato Carega: un acrocoro calcareo che fa parte delle Piccole Dolomiti. La sua cima più alta è appunto cima Carega che arriva a toccare i 2259 metri s.l.m. Subito sotto la croce di vetta è situato il rifugio Alpino Mario Fraccaroli, un bellissimo rifugio da cui, nelle giornate limpide e terse, il panorama spazia a 360 gradi. La parte superiore del gruppo del Carega presenta caratteri tipici dolomitici con pareti e gole molto ripidi mentre attorno è formato da ampi e ondeggianti valloni prativi. I rifugi che si toccano durante quest’itinerario sono ben 4: il rifugio Revolto, punto di partenza, il rifugio Passo Pertica, il rifugio Pompeo Scalorbi e in cima il rifugio Mario Fraccaroli. Infine si passa anche per una bella malga chiamata Campobrun. Concludendo bisogna ricordare che questi luoghi sono stati fortemente travolti dalla Prima Guerra Mondiale, e passeggiando tra questi sentieri non si può fare a meno di notare numerose gallerie di guerra e, i sentieri stessi che si percorrono, sono mulattiere per i soldati.


ALTOPIANO DI ASIAGO - 7 COMUNI

Il territorio di Asiago e dell'altopiano dei 7 comuni è il luogo per eccellenza della gita fuori porta in Veneto. La classica camminata che si va a fare alla domenica in un territorio perfetto per chi ama stare in mezzo alla natura ma anche per chi cerca qualche escursione storica con riferimenti alla Prima guerra mondiale.


11) Monte Cengio


L'escursione lungo le trincee del monte Cengio è un'escursione da fare ad Asiago a tema Grande Guerra. L'itinerario è molto interessante da fare se si è appassionati di Prima guerra mondiale ed è una bellissima escursione per vedere le trincee della Prima guerra mondiale. Si passa per le innumerevoli gallerie e appostamenti scavati durante il conflitto.


12) Forte Lisser ad Enego


Per un amante della storia e della Grande Guerra, un facile e tranquillo itinerario da fare sull’altopiano di Asiago è sicuramente la salita al Forte Lisser da Enego. L’escursione è abbastanza semplice, la lunghezza totale è di 7 km e il dislivello è di soli 350 mt, escursione ideale da fare anche in una mattinata. Se si compie il giro in senso orario (che consiglio) la pendenza che porta in cima è davvero minima e non ci si accorge neanche di salire. Il rientro invece è molto ripido e in soli 40 minuti riporta al punto di partenza. 


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13) Monte Zebio ad Asiago


Una più classiche escursioni da fare ad Asiago è l’anello del monte Zebio, situato subito dietro l’aeroporto di Asiago. Anche se il dislivello è ridotto l’escursione è abbastanza lunga, quasi 13 km, quindi da non sottovalutare. 
La zona è molto interessante dal punto di vista storico, come un po’ tutto l’altopiano di Asiago dato che si sono svolti tra i più tragici combattimenti durante la Prima guerra mondiale. In particolare, il monte Zebio era caposaldo della linea di resistenza austroungarica e gli italiani provarono più volte a conquistarlo senza successo. Infatti, in questa montagna sono presenti innumerevoli resti di trincee di guerra che fanno da testimone a questo triste fatto della nostra storia.


14) Forte Verena


L'anello del Forte Verena è un'escursione da fare ad Asiago molto piacevole. Si raggiunge il forte Verena, uno dei tanti forti della prima guerra mondiale ad Asiago, in cima al monte Verena, è un itinerario non particolarmente impegnativo. Il dislivello in salita da affrontare è di 500 mt circa con uno sviluppo di 11 km per l’anello intero. Consiglio di fare l’anello in senso antiorario dato che salita di destra è molto dolce e tranquilla mentre a sinistra del monte ci sono le piste da sci ed è più diretta. Poi se non si ama fare le discese molto pendenti allora si può benissimo fare l’anello anche in senso orario.


15) Giro delle malghe di Caltrano


Un’interessante escursione da fare ad Asiago è il Giro delle Malghe di Caltrano. Ci si trova tra i boschi di Cesuna e Caltrano, nella parte sudoccidentale dell’altopiano vicentino. L’escursione alle malghe di Caltrano, nonostante abbia una lunghezza di 16 km, non è molto impegnativa. Le pendenze del percorso non sono mai elevate e il dislivello totale di 450 metri è ben distribuito. Certo, non è una passeggiata ad Asiago, ma neppure un itinerario difficile. Inoltre, se si vuole diminuire ulteriormente il percorso, è possibile raggiungere il Bar Rifugio Alpino, direttamente in macchina, percorrendo un tratto di strada sterrata. La nota dolente di questa camminata in Veneto è che quasi la totalità dell’itinerario si sviluppa su strade asfaltate. Il periodo migliore per fare questa escursione è dalla tarda primavera all’estate, in quanto le malghe sono aperte, ed è possibile gustarne i prodotti tipici. Uno dei punti forti, invece, è il panorama sulla pianura vicentina, sulla val d’Astico e sulle Piccole Dolomiti, con Pasubio e Carega.


MONTE GRAPPA

Territorio martoriato dalla Grande guerra, ci ha lasciato in eredità una miriade di sentieri ed escursioni da fare. Una zona da scoprire 365 giorni l'anno.

16) Strada delle Penise


La strada delle Penise è una facile escursione da fare sul monte Grappa. Un percorso facile, ma davvero bello. Si percorrere la splendida e panoramica “Strada delle Penise” fino a raggiungere il rifugio Alpe Madre e subito dietro il col Fenilon. “Strada delle Penise”, significa letteralmente strada “strada delle pendici” in quando percorre le pendici pratose dei colli Alti rivolte verso la val Brenta. La camminata è facile, il dislivello totale è 300 metri scarsi e, vista la lunghezza di 6 km per raggiungere il rifugio Alpe Madre, il sentiero si sviluppa in maniera molto dolce lungo strade forestali.




17) il Bosco degli Eroi


L'anello del Bosco degli Eroi è un escursione facile da fare nel monte Grappa. Ci si trova nella zona nord del massiccio del Grappa, Forcelletto. 
L’itinerario è relativamente breve, la lunghezza totale di 8.5 km e il dislivello positivo di 300 mt rende quest’escursione adatta a tutti, ideale da fare anche in metà giornata. Il percorso, descritto in breve, rifugio Bocchette, Cason dei Lebi e Valpore, perccorre alcune mulattiere storiche di guerra.



18) Direttissima cima Grappa


La Direttissima di cima Grappa o sentiero 106 è il miglior modo per raggiungere la cima del Monte Grappa dalla pianura. In circa 3 ore si arriva all’ossario del monte Grappa e al rifugio Bassano da Madonna del Covolo sotto Crespano del Grappa. La Direttissima del Monte Grappa è un sentiero che si inerpica in mezzo al bosco salendo sempre in maniera costante senza mai dare tregua per respirare. 


19) le trincee del monte Palon


Le gallerie e trincee del monte Palon sono uno dei punti più interessanti, dal punto di vista storico, del territorio trevigiano. La zona del Palon fa parte delle trincee del monte Grappa e sono uno dei luoghi più interessanti dove vedere i resti della Prima Guerra Mondiale
I suoi recenti restauri hanno portato alla luce la dura e cruda realtà della vita in trincee e camminando tra le loro rovine ci si può immedesimare nell‘inferno in cui si sono trovati i nostri nonni, un posto che vale sicuramente la pena essere visitato.



20) Il sentiero delle Meatte da San Liberale


Il sentiero delle Meatte è un'interessante escursione a tema Grande Guerra da fare nel Monte Grappa. Si parte da San Liberale, nella pedemontana Veneta per poi risalire le mulattiere storiche 151 152 e 153. Come punto finale si raggiunge la vedetta dell'Archeson a Cima della Madria. 


PREALPI TREVIGIANE

Le Prealpi Trevigiane sono un territorio tutto da scoprire, un luogo perfetto per una gita fuori porta.

21) Anello del Cesen


L'escursione ad anello al monte Cesen è un itinerario perfetto se si abita in pianura veneta e si vuole fare un’escursione vicino a casa, davvero sorprendente ed molto panoramica nelle Prealpi Trevigiane
Si cammina lungo i verdi pascoli e vallate con un panorama eccelso sulla pianura e la val Belluna. L’escursione non presenta punti di difficoltà tecnica, il dislivello è di 650 metri circa considerando i vari saliscendi e la pendenza non è mai eccessiva tranne il primo tratto che da Pianezze sale al monte Barbaria, dove qui la pendenza è molto elevata.


22) Rifugio Posa Puner


La traversata da Pianezze, a malga Mariech fino al rifugio Posa Puner è una splendida escursione da fare sul monte Cesen Questa camminata, nelle Prealpi Trevigiane, è di media difficoltà. 
Si percorrono 12.5 km con un dislivello positivo di 500 mt. Se si percorre il giro in senso orario, la parte più impegnativa è la prima. 


23) Via dell'acqua Cison di Valmarino


La via dell'acqua a Cison di Valmarino è una facile camminata da fare nelle Prealpi TrevigianeLa via dell'acqua di Cison di Valmarino è una bella camminata in un luogo affascinante. Il perfetto mix tra natura e artigianato locale ha reso questo posto davvero affascinante. Si percorre un trekking che risale a monte il torrente Rujo che gli abitanti di Cison, in epoca passata, hanno deviato il suo corso parecchie volte per sfruttare la forza dell’acqua con l’utilizzo di mulini lungo l’antica borgata (contribuendo alla nascita del famoso “artigianato vivo”, trasformato nei giorni nostri in manifestazione che richiama ogni anno migliaia di persone).


24) Bivacco dei Loff


Il bivacco dei Loff è sicuramente uno dei posti più caratteristici di tutte le Prealpi Venete e Prealpi Trevigiane. Situato nei monti di Cison di Valmarino è crocevia di innumerevoli itinerari sia facili che più impegnativi. Sei stai cercando un escursione che porta al bivacco dei Loff  o quali siano i sentieri che portano al bivacco dei Loff, sei nel posto giusto! Il bivacco dei Loff  è un bivacco aperto, situato a 1140 mt. Al suo interno è presente un caminetto, un po' di utensili da cucina, una tavola e un piccolo soppalco dove passare la notte.


25) Le Colline del Prosecco


Le colline del Prosecco offrono molte escursioni e passeggiate da fare lungo i sentieri tra i vigneti. Nelle colline del Prosecco si possono intraprendere percorsi enogastronomici che portano all'escursionista un'esperienza diversa dal solito, dove la mano dell'uomo si fonde con i tondeggianti colli tra Valdobbiadene e Conegliano, in provincia di Treviso.


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